mercoledì

SCOPERTA IN TURCHIA FAMIGLIA CHE CAMMINA A QUATTRO ZAMPE




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'Camminano come animali e cio' e' molto inquietante all'inizio. Ma siamo anche stati molto commossi dall'enorme calore e umanita' della famiglia''

http://www.repubblica.it/2006/c/sezioni/scienza_e_tecnologia/quattrozampe/quattrozampe/quattrozampe.html

lunedì







Ecco, cari amici, mi stavo quasi abituando ad essere uno bravo, ripigliato, positivo, attivo, propositivo. E mi stavo dimenticando di essere una carognetta amante della merda, del subbuglio dello stomaco vuoto, delle contrazioni involontarie, dei menù a base di marlboro morbide, del vuoto pneumatico della paralisi. Wow. Giusto. Non sono stato capace di godermi neanche un secondo di quella pace fortuita, fortunosa, che ho ricominciato a prevedere, pianificare, supporre e e augurarmi qualche cosa. Attitudine fallimentare, troppo bella per essere vera, la realtà mi è piovuta addosso come un secchio di merda (leitmotiv della giornata) e tutte quelle belle e dolci e sottili cosine sono scappate terrorizzate dal ritorno della vecchia megera. Ora mi do fuoco, penso, ma è troppo presto per bere qualcosa. Anche perchè non ho mangiato ancora niente, anche se questa è una precauzione da bravo ragazzo ordinato con tutte le cosine apposto. E allora torno a spulciare fra i dischi più neri che ciò, voglia di ruggine e di motore non oliato. Ora, penso, visto che l' assolutismo dei bei tempi è irrimediabilmente compromesso, si tratta di far rientrare in casa il cugino ubriaco, di trovargli un angolino e di convivere con lui. Yeah, di nuovo in cima al razzo, di nuovo spalmato sulla mia superficie corporea, crudo, senza protezione, meno che meno emotiva. Vaffanculo agli hare krisna, ora mi serve un pacchetto di mischia all' inglese, stupido e senza paura, un' avanzata di tonnellate inarrestabili.
Così imparo. Ora mi spiego i momenti di incredulità superati con una risata. Adesso pago pegno per le sigarette intelligenti razionate, quelle che ti gusti. Aspetto il prossimo morso della fame per appicciarne un' altra da scrollare un po' dovunque. Voi cosa fareste al posto mio? Dovete sapere, cari amici, che nonostante una nottata di bruttissime sensazioni il peggio deve ancora venire. Giacchè il peggio arriva freddo e acuminato, e lo senti entrare lento e bastardo come senti il foglio tagliarti il polpastrello. E non è più voluttuoso come un litigio, come un' incazzatura o un fallimento. Dico, mentre attorno a te si gonfia il caos, sei ancora un po' in te, e forse puoi decidere se picchiare di culo o di faccia. Io, a scanso di equivoci, preferisco di faccia. Il peggio non è vivace come scrivere una lettera di addio, di scuse o di invettiva, il peggio sono i giorni in cui aspetti che arrivi, e ancora peggio quelli in cui aspetti una risposta, che magari non ti danno. Il peggio non è cadere nella merda, ma quando ne vieni fuori e ti si asciuga addosso. Mai fatto un dritto in curva? L' adrenalina vola a mille e la sensazione fulminea dell' irreparabile, in fondo, è affascinante. Ma quando scendi dal rottame nel silenzio dopo il boom a contemplare la carcassa, mentre aspetti il carro attrezzi e trovi il pacchetto spiegazzato e vuoto, eccolo: il peggio.
MOTIVI PER CUI NON PUOI RESTARE

perchè hai il latte sul fuoco
perchè devi lavorare
perchè c' è il lavaggio strade
perchè ti aspettano per cena
perchè ti scappa la cacca
perchè ti scade un' asta
perchè perdi l' ultimo
perchè vuoi arrivare un po' prima
perchè se non vai neanche stavolta s' incazzano
perchè devi stendere la lavatrice
perchè sei un' agente della cia, non fare domande
perchè devi vedere una persona
perchè non ti sembra il caso
perchè prima parti e prima arrivi
perchè la tua religione te lo impone
perchè stai più qui che a casa tua
perchè sei il quarto per un poker
perchè devi mandare una mail
perchè hai un appuntamento dal barbiere
perchè aspetti l' idraulico
perchè le cose stanno prendendo una brutta piega
perchè non posso capire
perchè sono cazzi tuoi
perchè si