venerdì

GRAZIE, AVEVO PERSO LA VOGLIA...

Questo voglio condividerlo con voi... Come provocazione. Voglio capire quali possono essere le reazioni delle persone che leggono cose come questa, trovata sul blog di Beppe Grillo.

Ti avevo detto che non avrei più postato nulla sul blog ma mi sono trovato a provare delle sensazioni estreme senza sapere come metterle in fila per farle arrivare direttamente in faccia a chi le ha provocate. Neanche per mancanza di idee ma per sfinimento. In passato mi sono trovato a pensare che sarebbe facile farsi travolgere da questa marea di coglioni e anche dolce, se l'uomo in costume si degnasse ogni tanto mentre pratica il suo sport preferito (mettercelo nel culo) di darci pure un bacino sulla guancia (tanto per cambiare). In effetti tutto nasce perchè da una parte mi sono stancato di sentire certa gente mentre dall'altra vorrei essere sicuro di non aver cambiato semplicemente sodomita. Poi arriva questo schiaffo da un uomo che ci crede davvero. E così... Vi propongo questa esperienza mistica, questo viaggio nelle ragioni dell'opposizione o almeno le ragioni che l'opposizione ha per una parte dei suoi elettori. Sono esagerato, forse non ne vale neanche la pena ma tant'è, questo signore mi ha dato la voglia di rispondergli:

"Avete voluto mandare via Berluskoni ? Ben vi sta'.Si sono spartiti, si sono lottizzati,hanno moltiplicato poltrone sedie e pagliericci, hanno dato mano alla creazione di orinatoi per transessuali, tutti in fila e allineati per salvare l'Italia per traghettarla dalla palude berlusconiana alla nuova Gerusalemme, quella Italia sognata da Gramsci e da Togliatti, vagheggiata da Stalin, cara a tutta la nomenclatura comunista degli stati e dei popoli dell'aria socialcomunista che per sessanta anni, martoriati ed affamati dai piani quinquennali, vedevano riciclare operai contadini e ceto medio dopo le 8 ore di lavoro in overtime gratuito per conto e per dovere patriottico al partito e al Governo del Paese, impiegati nei campi e nelle fabbriche e alle grandi opere infrastrutturali. Mentre si scappa dall'Irak in odio agli Stati Uniti, mentre si
pianificano tasse regionali e statali, si vacheggiano aperture di "Stanze del Buco" dove far drogare a spese del Popolo Italiano la canaglia tossica nazionale e internazionale.
La proliferazione di mille congreghe e arciconfraternite di gay e lesbiche, rafforza sempre piu' il marasma morale della gioventu' sana e pulita di questo paese, abbassa livelli di guardia,
rallenta freni inibitori, instupidisce e intontisce il senso comune del lecito e del normale, accellerando quella deriva verso il degrado morale e civile di un intero Popolo, minando le basi
stesse della Famiglia intesa come nucleo fondamentale della continuita' della specie. Siamo democratici per convincimento e per temperamento ma non diventeremo mai servi della tirannia di un pugno di pervertiti sessuali e politici che strumentalizzando la liberta'
e la democrazia, ci vorrebbero trasformare in bestie spregevoli senza fede e senza dignita', alla mercè di onorevoli travestiti e guitte che si sbaciucchiano fra la debosciata indifferenza e la
complice ilarità di bande di guardoni depravati."

Io intanto questa sera vado a vedermi
"Drag Fiction:
Gran Varietà delle Drag Queens
"
al ratafià, o teatro Europa, di Parma.

Saluti a tutti,
Abart

giovedì

80 km a 10anni

"I bambini hanno detto che non pensavano di aver fatto nulla di male. Ma siamo sicuro che i nonni, e anche i genitori, provvederanno alla giusta punizione", ha detto il sergente. Ha poi aggiunto di non avere idea di come il giovanissimo guidatore riuscisse a vedere al di sopra del cruscotto. "Il bambino è anche piuttosto basso di statura", ha osservato.

domenica

+1/2 -1/2

Concerti, a raffica, su due palchi. Ci vuole un fisico bestiale..Il contorno si presta e io mi offro. Ma purtroppo arrivo fiacco all' appuntamento.Risultato finale: pareggio a reti inviolate. La mia fotografia non è certo accresciuta da questa esperienza full immersion, nè il circuito indipendente italiano ha scoperto il suo cantore. Pace. La prima giornata è apposto, qualche bel set, un paio sul serio, in generale sembra tutto molto ggiusto, il secondo è più duro e ostico già nella scaletta, sgodazzo di fronte a qualche bella heavy scenetta e in massa ci concediamo il piacere di assistere a personaggii improbabili e divertenti, ma i commenti ora fanno molto 'segue dibattito'. Solo una nota di osanna per la musica dal vivo, tanta e alta.Ecco una delle verità della vita: la musica alta.

Dicevo: arrivo fiacco e svogliato. Fare foto ai musicisti ci vuole credo. In realtà vorrei essere sul palco a suonare e non sotto a spolpare una carogna non ancora famosa. Le foto non le comprerà nessuno, e lo so già, e quindo serve ancora più credo. E poi non devi lasciarti ingannare dal loro modo di fare così scanzonato(ahah) e facilone: i musicicti sono come le donne: o sono stupendi o sono dei deficienti. Infatti quando arrivano gli Yuppie Flu, "punta di diamante del nostro indie" nonostante un nome che neanche il porco, turno su'off' e vado al bar. Dopodichè mi dirigo al banchetto del mezzamigo grafico in difficoltà commerciale con la sua creatura typo-concettuale e circondato (e confortato) dal suo mezzo imbarazzo da mezzamigo-mezzo no, rollo una cannetta. Non faccio in tempo ad appicciarla e sono gia in sella alla mia nuova vecchia Mondial verde stanco passo lungo monomarcia, sprizzante vecchiezza da tutti i pori. Dovreste vederla. Non sapevo ancora che cosa mi sarebbe successo, dopo l' ho saputo.
Dopo il Magnolia c' è Forlanini Airport con l' incrocio che va o a Milano o a Segrate largo 100 mt. Altri 100 mt di parcheggi, fermate di bus, doppie corsie e linee tratteggiate, mi ha decollato anche un lear jet.
Poi c'è il Parco.





La bici diventa acqua nell' acqua e forte del suo silenzio serio fila sui vialetti in saliscendi. Solo erba e alberi, pedalo più veloce e spengo la dinamo. Ci ho in testa i più bei pezzi del giorno, in corpo una cannetta e in tasca un telefono spento. Sorpasso le panchine dritte e fredde, sfino le curve con traiettorie al ralenti, respiro con il naso fino in fondo, fin quasi a cadere dalla sella. C' è da usare tutto l' occhio, fino alla coda per vedere tutto il vuoto verde qui intorno, per sentirlo pieno del rombo in delay dei jet in decollo, per far correre la luce gialla dei lampioni fino agli angoli più storti del boschetto di faggi e mi sembra che il veee veee veee del posteriore arrivi fin là in fondo ma so che non è così. La bellezza arriva all' improvviso e non è facile disarmare per accoglierla, dismettere gli aculei antiuomo e ritornare umano. Non è facile capire il rapporto redatto dai sensi, far scivolare calzoni e camicetta e rimanere nudi nel cuore di ciò che ci accoglie.
La sensazione rara di un vuoto salutare e ricco, tensione morbida del ventre e degli arti, grazie al salubre affanno delle ruote. Affanno che non entrerà mai nella mia casa, affanno da consumare qui, tra il verde lontano, gonfio e mosso dal vento dei jumbo e l' arancione plumbeo dei lampioni maledetti e stolti. Accelerare è l' unica mossa che rimane e grazie a dio c' è una rampetta la in fondo, non prima di una curva a destra da amanti della piega, dove non toccare col pedale, dove non fermarsi coi pedali per arrivare in cima e magari saltare, come in un trophy metropolitano. Veee Veee arriviamo in cima col pantaffio, sulla metà esatta del vialone folle e violento, linfa meccanica della città di notte. Inutile e finito, eccomi li in cima al sovrappasso teso in azzurro sopra l' asfalto.